In linea con lo spirito della Rivista, questo fascicolo raccoglie una serie di contributi che mirano a istituire un dialogo tra filosofia ermeneutica del diritto e diritto processuale. Non è questo, per l’ermeneutica giuridica, un interlocutore casuale. I saggi raccolti in questo fascicolo gettano un ponte tra le assunzioni di sfondo dell’ermeneutica giuridica e i problemi concreti del diritto processuale, osservato nella sua incessante evoluzione.
Damiano Canale
Presentazione
pp. 7-12
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90349
L’ermeneutica giuridica si configura, a pieno titolo, come una filosofia processuale del diritto e della giustizia, naturalmente in dialogo con la dottrina e il diritto processuale, sia nel contesto civile sia in quello penale. Basti ricordare brevemente, a giustificazione di questa affermazione, alcuni snodi fondamentali dell’approccio ermeneutico: la critica dell’ermeneutica alla teoria del sillogismo giudiziale, inteso come rappresentazione erronea e mistificatrice del procedimento decisionale del giudice; la rivendicazione di una stretta correlazione tra giudizio in fatto e giudizio in diritto; la centralità che l’ermeneutica riconosce, tradizionalmente, all’interpretazione nella prassi giuridica, intesa anche qui non come semplice ascrizione di significato a disposizioni normative, quanto piuttosto come prassi dialogica e comunicativa tra gli attori processuali orientata a conseguire la giustizia sostanziale, un fine che non può essere raggiunto a prescindere dagli aspetti formali che guidano l’interazione tra le parti e il giudice nel processo. Le indicazioni appena proposte potranno apparire assai astratte al giurista che guarda con sospetto alla teoria generale del diritto ed è invece più sensibile agli aspetti tecnici della sua disciplina, anche e forse soprattutto in ambito processuale.
Francesco Viola
Una teoria deliberativa della giurisdizione?
pp. 13-28
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90350
Keywords: Due Process – Legal Interpretation – Public Deliberation – Adjudication – Law as Social Practice
The constitutional principle of due process implies an emphasis on the adversarial methodology. In the context of Italian legal doctrine and adjudication this paper considers the hypothesis according to which the interpretation of legal norms must be understood as a form of public deliberation. On the basis of this, the idea that law as a social practice is a special case of a cooperative activity is confirmed.
Michele Taruffo
Ermeneutica, prova e decisione
pp. 29-42,
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90351
Keywords:Construction of the Case – Factual Narratives – Evidence – Judgment – Truth.
The text analyzes several topics of the judicial process from the point of view of the relevant contributions offered by the hermeneutical philosophy. It deals mainly with the construction of factual narratives, the presentation of evidence and the discovery of truth made by the judge in his final judgment based upon the evidence.
Claudio Consolo
La Cassazione e il suo nuovo volto. Elogio dell’oralità
pp. 43-56
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90352
Keywords: Corte di Cassazione – Trial Reform – Code of Civil Procedure – Absence of the Motivation.
The article discusses the consequences of the 2012 reform of the trial before the Italian Corte di Cassazione. The Legislative decree n. 83/2012 modified the article 360 of the Italian code of civil procedure, which in the new version no longer permits to challenge the judgment by the Court of Appeal for its «insufficient» or «contradictory» motivation, but only for its «absence». The plenary session («Sezioni Unite») of the Cassazione issued an interpretative decision (n. 8053, 7.04.2014) on the requisite of the «absence» of the motivation, which (in the opinion of the Cassazione) occurs only when a crucial fact is not taken into account, this way determining a different issue of the case. The author critically discusses the issues stemming from the disappearing of the control on the adequacy of the motivation by the Corte di Cassazione and the new rules of the trial before the Court.
Giulio Ubertis
Dialettica probatoria e terzietà del giudice
pp. 57-70
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90353
Keywords: Adversary System – Evidence Admission – Evidentiary Dialectics – Judicial Truth – Methodological Neutrality of the Judge.
The proceedings, directed at the application of the law in a specific case and carried out within a linguistc universe, imply a hermeneutic activity concerning the reconstruction of the fact not only for the necessary link between quaestio facti and quaestio iuris, but also for the need to understand the accusation and allegations of the party, as much as the formulations and probative evaluations. In the proceedings, the verification of the statement, which forms the basis of judicial applications, is carried out using the cadences of external evidentiary dialectics (where the adversary system is implemented), as well as internal ones. These concern the rational criteria of verisimilitude, pertinence and relevance of probative admission, ensuring the methodological neutrality of the judge, who must not adhere to any factual and reconstructive hypotheses during the inquiry.
Aniello Nappi
Interpretazione e giudizio di legittimità: norme, contratti, fatti
pp. 71-86
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90354
Keywords: Interpretation – Contracts – Collective Labour Agreements – Customary Law – Causation in Law.
The article focuses on the distinction between reasoning on facts and reasoning on the law of the case in the adjudication of the Italian Court of cassation. This distinction plays a relevant role in the proceedings of the Court but is sometimes not easy to draw. On the basis of speech acts theory, the article provides some insights on this issue by considering a number of cases in which the distinction between the two kinds of reasoning is puzzling.
Juan Pablo Sterling Casas
L’ermeneutica nella teoria comunicazionale del diritto: la teoria dei testi
pp. 87-106
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90355
Keywords: Communication Theory of Law – Legal Hermeneutics – Legal Interpretation – Philosophy of Law – Theory of Texts.
The Communication Theory of Law – tcd – of the Spanish professor Gregorio Robles Morchón assumed from the beginning the idea that Law is basically an exercise of communication of meanings. Using the theories of Dilthey and Gadamer, Robles rethinks the notion of text overcoming the limitation imposed by the classic view of positivism (now in crisis). Starting from Law as a hermeneutic exercise (Hermeneutic Theory of Law) and from an optimistic vision of hermeneutics, it will be shown how the tcd offers a revitalization of the hermeneutic work and becomes useful in the teaching of Law.
Recensione
Antonio Maria La Porta
Gregorio Robles, Teoría del derecho. Fundamentos de teoría comunicacional del derecho. Volumen ii. Teoría de la dogmática y del método jurídico, Thomson Reuters/Civitas, Navarra 2015
pp. 107-126
DOI: http://dx.doi.org/10.7382/90356
Sono passati 36 anni dalla pubblicazione di Epistemología y Derecho , da quel momento la Teoria comunicazionale del Diritto elaborata da Gregorio Robles, professore ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università delle Isole Baleari e membro della Real Academia de Ciencias Morales y Políticas, si è andata delineando sempre più chiaramente sino ad arrivare alla pubblicazione del Vol. II di Teoria comunicazionale del Diritto, dal titolo Teoria del Diritto. Fondamenti di Teoria Comunicazionale del Diritto – Teoria della Dogmatica e del Metodo giuridico, che in questa sede commenteremo. L’autore offre una lettura del fenomeno giuridico capace di coniugare temi classici della storia del pensiero giuridico alla contemporaneità. Come affermato, nella nota di copertina dell’edizione italiana del Vol. I di Teoria comunicazionale del Diritto a cura di Giuseppe Zaccaria, la teoria di Robles costituisce «un punto di riferimento importante per affrontare i temi dei discorsi giuridici e dell’interpretazione della pratica giuridica, centrali per la teoria contemporanea del diritto».
Il Vol. II di Teoria comunicazionale del Diritto è strutturato in 12 capitoli, 80 lezioni, 636 pagine. La stessa metodologia che l’autore intende applicare allo studio del fenomeno giuridico rappresenta a sua volta, dal punto di vista stilistico, la miglior qualità di questo testo. Il metodo ermeneutico-analitico sembra riflettersi precisamente in ogni pagina dell’opera. In continuità con il metodo delle lezioni usato nel Vol. I, l’autore mette in pratica tutti i criteri comunicazionali in un dialogo costante con il lettore, che incide positivamente sulla qualità testuale e conseguentemente sulla trattazione tematica. Questo fa del Vol. II un’opera pedagogica che non si limita però alla sola trattazione teorica, dedicandosi frequentemente all’analisi normativa, all’esame di alcuni casi giuridici e applicando i propri concetti teorici a testi concreti. In tal modo Robles dimostra come la tcd possieda un carattere notevolmente pratico, conferma che proviene persino dal livello semantico della Teoria della Dogmatica giuridica, intesa come dimensione pratica capace di incidere costruttivamente sul fenomeno giuridico.