Valerio Nitrato Izzo
Introduzione
pp: 7-11
DOI: 10.7382/106034
Michele Carducci
Legal orders and climate system in the face of self-preservation
pp: 13-28
DOI: 10.7382/106035
Keywords: Climate System; Law; Time; Emergency; Normality.
Attilio Pisanò
Genesis of a new right. Arguments and reasons supporting the right to climate
pp: 29-46
DOI: 10.7382/106036
In the last few years, moving from the Dutch Urgenda Case, the climate litigation has been spreading all over Europe. Within the framework of International and European Climate Law, assuming the climate crisis as a scientific fact, using the Ipcc reports to measure the due diligence of the States, the European climate litigation can be considered as a whole. The climate activists use similar strategies, arguments and reasons to claim the protection of a new specific right grounded on the Euro- pean Convention on Human Rights: the right to safe climate, not determined by anthropogenic activiti In this scenario, the paper analyzes the arguments and the reasons supporting the climate activists in the path toward the protection of this new specific human right
Keywords: Climate Crisis; Right to Climate Stability; Rights as Claims; Urgenda; Echr.
Emanuele Sommario
The lengthy and circuitous codification of International disaster law
pp: 47-61
DOI: 10.7382/106037
The intensity and frequency of natural and human-made disasters are on the rise. The number of affected individuals as well as the economic costs caused by these phenomena call for enhanced international cooperation. However, for decades international law has neglected the topic, with States jealous of their sovereign prerogatives and keen on avoiding any sort of foreign interference. The contribution will look at failed attempts to negotiate a flagship treaty dealing with issues of disaster prevention and response. It will then examine existing disaster law treaties and soft law instruments, dividing them in different categories according to their subject matter, geographical scope of application and legal status. Next, the recent work of the Un International Law Commission on the Protection of persons in the event of disasters will be analyzed, notably its Draft articles on the topic adopted in 2016. Finally, some recent developments within the Un General Assembly will be reviewed, pointing at the possibility that the Draft articles will be used as a basis to negotiate a binding multilateral treaty on disaster-related issues
Keywords: International Law; Disasters; International Law Commission; Codification; Soft Law.
Baldassare Pastore Francesco Viola Giuseppe Zaccaria
Umanità del diritto: ricordo di Paolo Grossi
pp: 63-64
DOI: 10.7382/106038
La scomparsa di Paolo Grossi ci addolora profondamente e lascia un vuoto che non sarà facile colmare. Abbiamo perso un grande maestro ed un amico con il quale è stato costante l’incontro umano e intellettuale, testimoniato, tra l’altro, dalla sua vicinanza alla nostra rivista “Ars Interpretandi”, di cui condivideva convintamente l’intento di recuperare la complessità del diritto ed il suo legame con la cultura e la società.
Recensione
Attilio Pisanò Mann, M.E. (2021). La nuova guerra al clima. La battaglia per riprendere il pianeta. Edizioni Ambiente
pp: 65-67
DOI: 10.7382/106039
Che il contrasto al cambiamento climatico possa essere rappresentato come una guerra non è una novità. Ampia, difatti, è la letteratura che enfatizza l’endiadi guerraclima, tanto per favorire una epicizzazione del contrasto al cambiamento climatico antropogenico, quanto (e soprattutto) per rappresentare gli opposti schieramenti che si affrontano nella guerra del clima (catastrofisti vs. negazionisti, attivisti vs. inattivisti). In questa congerie di pubblicazioni, spicca il recente lavoro di Michael E. Mann, climatologo di fama mondiale, celebre per essere coautore del famoso (e controverso) grafico denominato “hockey stick” (dalla forma della linea in esso rappresentata, a forma di mazza da hockey) utilizzato per dimostrare l’impatto che le attività antropogeniche hanno avuto sul clima a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, in concomitanza con l’avvio della seconda rivoluzione industriale, facendo entrare la specie umana in quell’era geologica che J.P. Crutzen aveva definito “antropocene”.
Il volume di Mann ha il merito di sollevare tre questioni particolarmente interessanti che fuoriescono dalla logica mainstream della letteratura anti-negazionista. Mann, difatti, indirizza il suo spirito polemista contro coloro i quali legano il contrasto al cambiamento climatico alle (sole) azioni individuali e non a quelle collettive (prima questione); mette alla berlina i catastrofisti (seconda questione), i “messaggeri di sventura”, i professionisti dell’allarmismo; dimostra l’inconsistenza di alcune soluzioni non-soluzioni (tra le quali anche le soluzioni adattative, terza questione) che costruiscono ponti che non portano da nessuna parte.