Il relativismo è da qualche tempo tornato a suscitare interesse e a generare dibattiti anche accesi, con specifiche ricadute nei contesti istituzionali e politici. Il permanente disaccordo riguardo a questioni etiche o normative rappresenta un problema centrale della filosofia giuridica e morale contemporanea, ove il «fatto del pluralismo» costituisce una sfida ricorrente, sotto diverse forme.
Il mosaico delineato in queste pagine di Ars Interpretandi sull’idea di relativismo è certamente parziale, e altre tessere andrebbero indagate con rigore (si pensi solamente al nodo del relativismo culturale nel contesto delle odierne società pluraliste e multiculturali), ma resta il fatto che esso contribuisce a prendere sul serio la cultura della differenza, nonché – è solo una delle auspicabili possibilità – ad assicurare un’autentica apertura all’alterità.
2012/2 – Relativismo: Significati e contesti
2012/1 – Ermeneutica e pluralismo
I saggi contenuti in questo fascicolo di “Ars Interpretandi” affrontano diversi temi al centro della riflessione del seminario di eremeneutica giuridica consacrato al pluralismo: l’individuazione dei principali aspetti che, nel pluralismo, rappresentano un banco di prova per la teoria e per la comprensione ermeneutica del diritto; le risorse di cui l’approccio ermeneutico dispone; le sfide che è chiamato ad affrontare per fornire valide risposte. Può l’ermeneutica offrire un valido apporto alla comprensione dell’esperienza giuridica odierna, favorire e giustificare percorsi di integrazione fra le differenze? Se sì, quale versione e quali interpretazioni della vasta e articolata tradizione dell’ermeneutica filosofica e giuridica risultano vincenti a tale fine? Quali le indicazioni per lo sviluppo futuro del paradigma ermeneutico?