Il tema prescelto per questo fascicolo di “Ars Interpretandi” è: Diritto privato. Nuove frontiere e nuovi strumenti metodologici. La matrice originaria di quella che è stata poi chiamata la “grande dicotomia” , costituita della distinzione tra l’ambito del privato e l’ambito del pubblico, nata con l’idea di Ulpiano dell’utilitas singulorum e con la teorizzazione nell’esperienza giuridica di Roma antica di una normatività privata che si fa lex, ma chiaramente risalente nella sua formulazione moderna alla teoria liberale, alla tesi della libertà dallo Stato, fu, come è noto, potentemente teorizzata e praticata con una sorta di “riduzionismo monistico” nell’età delle codificazioni, e in particolare in quel monumento del diritto borghese che è il Codice Napoleone, che attribuiva force de loi al contratto; ma fu anche favorita dall’istituzione e dal consolidamento di una giustizia amministrativa operante nell’area pubblica.
2021/1 – Algoritmi ed esperienza giuridica
Il digitale viene da qui: da un calcolo compiuto con le dita. Soprattutto ora che la mano è scomparsa e sono rimasti solo i numeri, la questione da cui prende le mosse questo fascicolo è questa: qual è il destino dell’esperienza giuridica in un mondo retto da un digitale “senza dita”? Nell’attuale fase storica, a noi tocca il compito di chiederci quale sia il posto degli esseri umani, e quali siano i loro compiti, in un mondo tradotto in numeri. Algoritmi, giustizia predittiva, big data e legal tech, tecnoregolazione, sono solo alcuni dei nomi di questa sfida che implica un radicale ripensamento delle nostre tradizionali categorie giuridiche.
2021 – Diritto privato. Nuove frontiere e nuovi strumenti metodologici
Diritto privato. Nuove frontiere e nuovi strumenti metodologici (12-13 Marzo 2021, online)