Il presente fascicolo di “Ars interpretandi” fa seguito ad un incontro di studio che si è tenuto a Padova nel maggio 2016, in cui penalisti e teorici del diritto di diverso orientamento si sono confrontati sulle relazioni – che permangono difficili – tra l’ermeneutica giuridica e la scienza penale.
Le due tesi centrali dell’ermeneutica giuridica (la fisiologia della fonte giurisprudenziale e, se ben gestita, il suo valore positivo, di perfezionamento del giusto legale nel contesto applicativo) spingono il penalista che sia disposto a recepire il suo insegnamento a guardare verso il pianeta di common law; inoltre, l’incidenza sempre più pervasiva delle sentenze della Corte europea e l’accresciuta familiarità del penalista con la cultura giuridica che le ispira fanno sì che il confronto con la prospettiva ermeneutica – che di quella prassi e di quella cultura costituisce, consapevolmente o meno, il sostrato teorico – non possa più essere eluso o rimandato.
2016/2 – Ermeneutica e diritto penale
2016/1 – L’uso del diritto straniero nell’interpretazione giuridica
Questo fascicolo di Ars Interpretandi offre al lettore uno spaccato del dibattito odierno attorno all’uso del diritto straniero nell’interpretazione giuridica, muovendo da una prospettiva interdisciplinare. L’uso giurisprudenziale della comparazione costituisce una delle cifre della globalizzazione giuridica, un fenomeno che più di ogni altro si è imposto come fattore di trasformazione del diritto contemporaneo. Studiosi delle diverse branche del diritto positivo, come pure i sociologi e filosofi del diritto, hanno riservato a questo tema ampia attenzione in anni recenti. Ciò che ancora manca nell’amplissima letteratura sul tema è un confronto serrato tra le diverse prospettive disciplinari adottate, così come un’opera di sintesi del dibattito sviluppatosi nell’ultimo trentennio. Il presente numero di Ars Interpretandi fornisce un contributo in questa direzione raccogliendo saggi che approfondiscono alcuni importanti profili di tipo filosofico-giuridico, teorico-generale e giuscomparatistico connessi all’uso del diritto straniero da parte delle corti.